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Razza podolica calabrese

Dalla descrizione del Presidio Slow Food (link):

La razza bovina podolica è una razza dalle origini antichissime che viene allevata nell’Appennino meridionale dalla Campania alla Puglia, fino ai rilievi della Calabria. Ha il mantello grigio tendente al grigio scuro ma più chiaro nelle femmine, le corna – sottili e leggere – sono a forma di mezzaluna nei maschi e di lira nelle femmine. Ne sono rimasti solo 25 000 capi iscritti al libro genealogico.
E’ una razza molto rustica, si adatta facilmente ai terreni scoscesi e si nutre anche dove altre razze troverebbero difficoltà: macchia mediterranea, cespugli, stoppie, fogliame del sottobosco. 
In passato era impiegata come animale da lavoro e solo secondariamente considerata per le sue produzioni di carne e per il latte. Produce poco latte ma di altissima qualità (circa 15 quintali l’anno), e il caciocavallo ottenuto dalle podoliche è straordinario. Grazie al pascolo all’aperto – la podolica deve pascolare praticamente tutto l’anno, non sopporta gli spazi ristretti delle stalle – la sua carne è sapida e ricca di vitamine e sali minerali. L’elevato contenuto di carotene dona al grasso un colore leggermente giallognolo: proprio per questo motivo e per la consistenza delle carni, più tenace (se non sono adeguatamente frollate) rispetto a quelle degli altri bovini alimentati a cereali, non è apprezzata come merita. I suoi ritmi di accrescimento sono inoltre più lenti di quelli riscontrati in altre razze allevate in modo intensivo. I vitelloni, ad esempio, crescono poco meno di 900 grammi al giorno, cioè la metà. E questo comporta un costo per gli allevatori che non viene riconosciuto adeguatamente dal mercato. L’alta qualità delle carni prodotte è il risultato della combinazione tra genetica della razza, alimentazione, allevamento (tra l’altro su territori in cui non si usano diserbanti, antiparassitari o rimedi chimici) e corretta gestione delle fasi di macellazione. Le carni della podolica sono magre, a basso contenuto di colesterolo, ricca di acidi grassi essenziali (omega 3 ed omega 6). La razza podolica, se correttamente gestita, può rappresentare un patrimonio per la zootecnia del Sud, sia per il recupero delle aree marginali e dei pascoli difficili, altrimenti inutilizzati, sia per la produzione di carni di qualità superiore.